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Campionamento per randomizzazione sistematica

OBIETTIVO:

- apprendere modalità e caratteristiche del campionamento per randomizzazione sistematica


Il campionamento per randomizzazione sistematica (o campionamento sistematico) le unità che costituiranno il campione sono estratte dalla popolazione con un intervallo regolare; in pratica, a partire dalla popolazione (lista di campionamento), si sceglie una unitè ogni «n» dove «n» è il numero (approssimato all'intero) che si ottiene dividendo la numerosità della popolazione per la numerosità del campione desiderato.

Questo metodo è più pratico rispetto alla randomizzazione semplice, ed assicura anche che le singole unità del campione siano distribuite uniformemente all'interno della popolazione.

Occorre tuttavia porre attenzione che l'intervallo di campionamento prescelto non sia influenzato da qualche variabile esterna che ha la stessa ciclicità del campionamento (v. successivo ESEMPIO 3).

Randomizzazione semplice:
  - unità estratte ad intervalli regolari   - metodo influenzabile da variabili esterne cicliche

ESEMPIO 1. Nel corso di una indagine sulle ulcere gastriche del maiale, devi ottenere un campione costituito da 40 stomaci suini prelevati dai 450 suini che vengono macellati quotidianamente in un macello. La lista di campionamento è rappresentata dai 450 suini, numerati in base in base all'ordine di macellazione. Preleverai uno stomaco ogni 11 animali macellati.

ESEMPIO 2. Stai conducendo un'indagine per stimare la frequenza di parassitosi intestinale in un gregge di 500 pecore. Intendi esaminare un campione di 25 animali, dai quali preleverai un campione di feci da sottoporre ad esame parassitologico. Un campionamento per Cap. 9, Unità 6 - Campionamento per randomizzazione semplice randomizzazione semplice si rivela impraticabile, in quanto gli animali non sono contrassegnati. Decidi quindi di utilizzare la randomizzazione sistematica, che non prevede una preventiva identificazione degli animali: il gregge viene fatto passare attraverso una strettoia, e viene selezionato un animale ogni 20. In questo modo ottieni il campione randomizzato di 25 animali.

ESEMPIO 3. Hai l'incarico di stimare il livello di contaminazione batterica di un incubatoio, ed in particolare di osservare se esso subisce variazioni nel tempo. Procedi quindi al prelievo di materiali diversi (tamponi da filtri dell'aria, dai pavimenti, dalle camere di schiusa ecc.) attraverso randomizzazione sistematica: per comodità, la randomizzazione sistematica viene fatta in base al giorno della settimana: i prelievi vengono fatti 1 giorno ogni 7, cioè tutti i martedì. Però, a tua insaputa, nell'incubatoio ogni lunedì viene effettuata una operazione di pulizia e disinfezione particolarmente energica. Pertanto, il campione costituito dai «tamponi del martedì» non è rappresentativo.

Nella figura che segue viene schematizzato un esempio di campionamento per randomizzazione sistematica, ipotizzando di dover estrarre 5 animali da una popolazione di 24. Per evitare di iniziare sempre dell'animale n. 1, l'animale da cui iniziare (nell'esempio: il numero 3) viene scelto a caso.

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Nota che il campionamento sistematico non può essere considerato una forma di randomizzazione "a pieno titolo", in quanto garantisce una casualità di selezione molto più limitata rispetto al campionamento casuale semplice.
Ad esempio, mediante la la randomizzazione semplice si possono estrarre, da una popolazione di 100 animali, ben 1013 campioni diversi costituiti 10 animali ciascuno. Nello stesso scenario, il campionamento sistematico consente invece di ottenere soltanto 10 differenti campioni.

NELLA PROSSIMA UNITÀ:
si prende in considerazione il metodo di campionamento «per randomizzazione stratificata» e se ne esaminano pregi e difetti.

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