Unità precedente Sommario Quaderno di Epidemiologia * prof. Ezio Bottarelli

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Non credete alla pubblicità!

perché credere ciecamente a quanto affermato nei messaggi pubblicitari? C'è almeno un buon motivo per diffidare: il messaggio è fatto per vendere, e quindi mette in mostra solo i lati positivi della "merce" offerta.

Spesso il messaggio è ideato da specialisti, allo scopo di renderlo più efficace. Non sembra essere il caso dell'annunico quello riprodotto qui sotto, apparso su quotidiani nazionali il 9 settembre 2009.

Leggilo con attenzione... e trova l'inghippo.

Trovato l'inghippo? Scommetto di sì.
Se no, te lo dico io.... fai scorrere la pagina!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il commissario Montalbano, leggendo l'ultima frase dell'annuncio, avrebbe esclamato: «e questo cosa mi viene a significare?».
Rileggiamola insieme.

Cosa significano i dati presentati?

Il fatto che 12 vittime su un totale di 5131 fossero alla guida di quadricicli dimostra forse qualcosa? No. Non dimostra assolutamente nulla.
Il confronto andava fatto non su valori assoluti (12 contro 5131) ma sulle percentuali osservate nelle rispettive "popolazioni" (ossia la popolazione "quadricicli" e la popolazione "altri veicoli").

Perciò, per confrontare il rischio di morte fra guidatori di quadricicli e guidatori di non-quadricicli, sarebbe stato molto più sensato fare, per esempio, confronti simili a questi:

oppure

Con buona pace dei pubblicitari.



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